Il IX meeting nazionale di Educare alle differenze si terrà a Bari il 23 e il 24 settembre. Tema di questa edizione dal nome Fare scuola fuori dai bordi ci invita a riflettere insieme sul concetto di confine, inteso come esclusione di ciò che è diverso, ciò che sta al margine e fuori dalla norma.

In questa edizione vogliamo dare voce a tutte le esperienze e le buone pratiche educative che escono dai confini stabiliti a priori, si sottraggono al disciplinamento e alle discipline, rifuggono le performance, si svolgono nel tempo lento delle parentesi e delle imperfezioni, curano le digressioni. Approfondisci il tema di questa edizione nella pagina di Educare alle differenze 9.

Modalità di partecipazione

Si può partecipare alla call compilando il formulario entro domenica 25 giugno.

Si possono scegliere due opzioni:  

  • proporre un laboratorio;
  • partecipare alla piazza.

Il laboratorio – cuore pulsante della metodologia di Educare – è un vero e proprio momento formativo rivolto a persone adulte, in cui condividere e sperimentare attivamente metodologie e strumenti di lavoro sull’educazione alle differenze. Si svolge in spazi circoscritti e prevede la creazione di un setting interattivo e non frontale per promuovere la partecipazione attiva di tuttз. Prevede una durata di 90 minuti.

La piazza è uno spazio aperto e attraversato in cui confrontare pratiche e scambiare strumenti, stringere relazioni e cercare partner per progetti futuri. Nella piazza si possono portare:

  • Poster  in cui raccontare le proprie attività e iniziative e presentare i risultati di percorsi e progetti educativi; 
  • Toolkit, come strumenti di presentazione delle metodologie educative adottate dalla propria associazione per veicolare un approccio non formale. Se nella vostra esperienza avete elaborato un toolkit e volete presentarlo a Educare alle differenze, potete portarlo e condividerlo nello spazio della piazza.   

Alla fine di questa pagina trovate il modulo per presentare un LABORATORIO o partecipare alla PIAZZA (con un toolkit o un poster). 

Vi chiediamo di compilare con cura quello che vi interessa e di inviarlo tassativamente entro l’11 giugno 2023. 

Obiettivi di laboratori, poster e toolkit

  • Condividere e confrontare punti di vista, strumenti e pratiche educative che promuovono il pensiero critico nella scuola, ogni giorno;
  • incoraggiare la riflessione sul genere, sulla sua costruzione e sulla possibilità di interrogarne e decostruirne i modelli, in una prospettiva intersezionale;
  • stimolare la riflessione sull’origine di ogni forma di discriminazione e sul sistema di categorizzazione, che stratifica e interseca oppressioni e diseguaglianze, determinando differenti forme di discriminazioni;
  • interrogare e decostruire modi di dire, approcci e testi che nascondono e normalizzano stereotipi e disparità di varia natura;
  • contrastare atteggiamenti denigratori o difensivi sulla diversità e valorizzare le differenze, a partire da una lettura complessa del reale;
  • promuovere forme di relazione e comunicazione paritarie, basate sui principi di rispetto e consenso;
  • promuovere la visibilizzazione e la presa di parola di persone e realtà stigmatizzate o marginalizzate;
  • incoraggiare la formazione riflessiva e permanente cui sono chiamate le figure educative e la comunità scolastica in quanto comunità educante;
  • sostenere lo scambio e il confronto all’interno della comunità educante;
  • promuovere la riflessione sulla relazione educativa.

Se volete saperne di più dei principi e delle metodologie di educare potete anche consultare il nostro documento metodologico.

Criteri di selezione

Chi conosce Educare alle differenze sa che la partecipazione è sempre molto alta e questo è sicuramente un bene, ma ci impone di fare delle scelte organizzative precise al fine di valorizzare al meglio il tempo che passeremo insieme. Se raggiungeremo un numero molto alto di proposte, pertanto, faremo una selezione, valutando:

  • la distribuzione geografica (per rappresentare i diversi territori);
  • la fascia d’età (per garantire laboratori a tutte le persone che lavorano con gruppi diversi);
  • la tipologia di soggetto proponente (per avere una presenza sia di insegnanti che di scuole, associazioni, attivistз, centri antiviolenza, educatorз ed enti locali); 
  • l’innovatività della proposta (per poter godere tuttз delle sperimentazioni più interessanti e nuove);
  • le metodologie, prediligendo quelle non formali e con un approccio attivo. 

Non è più possibile inviare proposte.