Per una scuola libera da violenze di genere

Il meeting nazionale di Educare alle differenze si rivolge a insegnanti, educatorə, professionistə dell’educazione e famiglie per creare un’occasione di formazione, autoformazione e confronto sulla valorizzazione delle differenze a scuola. 

L’ottava edizione dell’evento si terrà il 24 e 25 settembre a Pescara, presso l’IPSIAS Di Marzio-Michetti, in via Arapietra 112. Torneremo a incontrarci in una scuola pubblica e per la prima volta lo faremo in Abruzzo.

Usciamo da anni difficili in cui il mondo della scuola è stato protagonista di fatiche senza precedenti, ma anche in cui ha mostrato capacità di resistenza e di creatività altrettanto incredibili. Attraverso gli schermi abbiamo assistito a tanti casi di violenza maschile contro le donne o di violenze contro le persone LGBTQIA+, che la pandemia da Covid-19 non ha fatto che esacerbare, rendendo però le possibilità di intervento e contrasto più difficili. Abbiamo anche visto, però, ragazzə che hanno occupato le scuole per denunciare insegnanti molestatori o modelli di genere patriarcali e violenti, a testimonianza di una scuola determinata a fare di sé un luogo di trasformazione della realtà e di lotta. E in tanti contesti abbiamo visto come  le violenze e i processi di oppressione contro le donne e contro la comunità LGBTQIA+ siano raccontati come antitetici, invece che conseguenza di una stessa matrice.

Educare alle Differenze ci invita a riflettere insieme sulle radici patriarcali e ciseteronormative della violenza e sugli strumenti che la scuola ha (o dovrebbe avere) per contrastarle.

Il tema dell’edizione di Pescara è infatti la prevenzione, il contrasto e la gestione di tutte le violenze di genere a scuola, intendendo con questo la violenza maschile contro le donne, la violenza omolesbobitransfobica e la violenza delle norme che attraversano in molteplici forme le aule, i linguaggi, i testi e le relazioni dentro le scuole.

Per costruire la nostra due giorni di autoformazione gratuita e aperta a tuttə, la rete di Educare alle differenze lancia una call rivolta ad associazioni, insegnanti, professionistə e tuttə coloro che si occupano di questi temi: uno spazio di relazione e confronto dove intrecciare esperienze. La  chiusura della call è stata prorogata fino al 27 giugno!

Modalità di partecipazione

Si può partecipare alla call scegliendo tra due opzioni: proporre un laboratorio oppure un manifesto

Il laboratorio è un momento formativo in cui condividere e sperimentare attivamente strumenti, approcci e pratiche sull’educazione alle differenze. Si svolge in spazi circoscritti e prevede la creazione di un setting interattivo e non frontale per promuovere la partecipazione attiva di tuttə.

Il manifesto sarà, invece, visibile in uno spazio aperto e attraversato, nel quale si potranno raccontare le proprie attività e iniziative, presentare i risultati di percorsi e progetti educativi, confrontare e scambiare pratiche e strumenti, stringere relazioni e cercare partner per progetti futuri. 

Cliccando su “Partecipa alla call” trovate i moduli per presentare un laboratorio o un manifesto e all’interno di ogni formulario una breve descrizione di entrambe le tipologie di intervento in modo che chiunque voglia inviare una proposta potrà scegliere quale modulo riempire.

Vi chiediamo di compilare con cura quello che vi interessa e di inviarlo tassativamente entro il 27 giugno 2022.

Obiettivi di laboratori e manifesti

Gli obiettivi di laboratori e manifesti sono comuni. Di seguito vi segnaliamo un breve decalogo che vi può essere utile per sviluppare la vostra proposta per Educare alle differenze 8

  • Condividere e confrontare punti di vista, strumenti e pratiche educative che promuovono il pensiero critico nella scuola, ogni giorno;
  • incoraggiare la riflessione sul genere, la sua costruzione, le norme che lo regolano, la possibilità di interrogarne e decostruirne i modelli, in una prospettiva intersezionale;
  • stimolare la riflessione sull’origine di ogni forma di discriminazione e sul sistema di categorizzazione, che stratifica e interseca oppressioni e diseguaglianze, determinando differenti forme di discriminazioni;
  • interrogare e decostruire modi di dire, approcci e testi che nascondono e normalizzano stereotipi e disparità di varia natura;
  • contrastare atteggiamenti denigratori o difensivi sulla diversità e valorizzare le differenze, a partire da una lettura complessa del reale;
  • promuovere forme di relazione e comunicazione paritarie, basate sui principi di rispetto e consenso;
  • promuovere la visibilizzazione e la presa di parole di persone e realtà stigmatizzate o marginalizzate;
  • incoraggiare la formazione riflessiva e permanente cui sono chiamate le figure educative e la comunità scolastica in quanto comunità educante;
  • sostenere lo scambio e il confronto all’interno della comunità educante;
  • promuovere la riflessione sulla relazione educativa.

Se volete saperne di più dei principi e delle metodologie di educare potete anche consultare il nostro documento metodologico.

Criteri di selezione

Chi conosce Educare alle differenze sa che la partecipazione è sempre molto alta e questo è sicuramente un bene, ma ci impone di fare delle scelte organizzative precise al fine di valorizzare al meglio il tempo che passeremo insieme.  Se raggiungeremo un numero molto alto di proposte, pertanto, faremo una selezione, valutando:

  • le proposte e le azioni volte, in modo implicito o esplicito, al contrasto e alla prevenzione della violenza di genere
  • la distribuzione geografica (per rappresentare i diversi territori);
  • la fascia d’età (per garantire laboratori a tutte le persone che lavorano con gruppi diversi;
  •  la tipologia di soggetto proponente (per avere una presenza sia di insegnanti che di scuole, associazioni, attivistə, centri antiviolenza, educatorə ed enti locali); 
  • l’innovatività della proposta (per poter godere tuttə delle sperimentazioni più interessanti e nuove).

Grazie per la partecipazione!